La prevenzione della lombalgia attraverso la preparazione atletica nel pattinaggio artistico
Pubblicato il 12/01/2012Questa tesi è stata creata sulla base della mia esperienza vissuta nel campo del pattinaggio artistico a rotelle, e con essa ho voluto evidenziare la mancanza generalizzata di una buona preparazione atletica mirata alla prevenzione degli infortuni. Il pattinaggio artistico è uno sport che richiede principalmente un elevato sviluppo di forza esplosiva e reattivo-elastica, oltre alle altre capacità coordinative e condizionali, per poter eseguire salti, balzi, giri e rotazioni in volo anche fino a 1080°. Diventa, quindi, importantissimo per l’atleta, soprattutto in giovane età, eseguire un allenamento senza pattini, mirato al rafforzamento della muscolatura generale, del tono muscolare e della mobilità articolare. Molto spesso gli allenatori fanno eseguire ai loro atleti difficoltà maggiori rispetto a quelle delle loro categorie, che portano a generare forze non indifferenti sul corpo ancora immaturo dell’atleta, il quale subisce sforzi eccessivi per le proprie strutture muscolo- tendinee ed ossee. tutto cio’, con il tempo porta a patologie del rachide e muscolari che arrestano la carriera dell’atleta, causate dalle troppe e troppo intense sollecitazioni ricevute durante gli allenamenti.
In molte società di Pattinaggio, in tutto il territorio nazionale, non si dà importanza a questo aspetto, che ritengo invece essere fondamentale per la crescita dell’atleta.
Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito all’abbandono precoce di molti atleti di alto livello a causa di forti dolori alla schiena.
Propongo nella mia tesi, più cura nella realizzazione dell’allenamento sui pattini, ma soprattutto un buono e accurato programma di allenamento senza pattini, una vera preparazione atletica che porti il corpo a poter sopportare carichi elevati di allenamento, forti sollecitazioni durante i salti, e che sviluppi, nel miglior modo possibile, un buon programma di forza adeguato all’età ed allo sviluppo psico - fisico generale dell’atleta.


Autore:
Giulia Tagliaferri